Il Coordinamento delle famiglie trentine ci presenta un manuale di formazione e informazione indispensabile, per chi vuole difendere la famiglia alla luce della legge naturale.
Nella tarda Roma repubblicana sconvolta dalle guerre civili, qualcuno che aveva conservato lucidità di giudizio e spirito sereno, diceva, talora scuotendo il capo: “mala tempora currunt” e anche “alta sedet civilis iniuria dextrae“.
Erano in effetti tempi durissimi dove bastava qualche parola di troppo o una frequentazione incauta per vedersi confiscati i beni e venire ridotti alla miseria assoluta, quando non era la stessa vita a essere messa a rischio.
Si potrebbe dire: beh, ma ne sono passati di secoli, ora viviamo nel civile e pacifico Occidente.
Proprio qui sta il punto: civile quanto? Perché, se vogliamo parlare di Civiltà ci dobbiamo riferire a un contesto sociale che pone la persona umana al centro.
Prendiamo l’Europa: dopo epoche di guerre atroci, passata attraverso le immani tragedie e i genocidi dei totalitarismi del’900, poteva finalmente incamminarsi sulla strada dei valori fondanti appunto del vivere civile, sacralità della persona nella sua libertà, uguaglianza e fratellanza e su questo ricostruire un mondo a misura d’uomo e di donna.
Vorrei sottolineare che questi principi non sono affatto patrimonio dei giacobini della Rivoluzione Francese, ma sono le fondamenta della civiltà europea nata dalla fusione dell’annuncio di Cristo con il Pensiero Filosofico greco e col Diritto Romano.
Come è sotto gli occhi di tutti, i cittadini dell’Europa e in genere dell’Occidente hanno voltato le spalle alle radici cristiane della nostra comune civiltà, in una visione esistenziale e antropologica fondata su un totale libertarismo svuotato di ogni riferimento etico, a partire dalla sacralità della vita umana stessa. Siamo al ”relativismo assoluto”. Il recente voto irlandese a favore delle “nozze”gay ne è una dolorosa conferma.
In questa strategia di sradicamento del Cristianesimo appare evidente la volontà di procedere per tappe con tenacia e determinazione, smantellando il nucleo più prezioso, ma anche delicato della società: la famiglia fondata sulla coppia naturale unita nel matrimonio. Ciò viene realizzato su quattro direttrici:
- tramite i canali mediatici-stampa-editoria-mondo letterario-tv – mondo dello spettacolo
- tramite politiche che propongono leggi atte a promuovere a tutti i livelli l’omosessualità mascherandone gli obiettivi.
- tramite una giurisprudenza “creativa” che ha inventato un nuovo soggetto socialmente nocivo da colpire: il cittadino “omofobo”
- tramite una serie di interventi a ritmo serrato nel campo educativo, cioè penetrando come arieti nei programmi scolastici (fino dall’infanzia), presentando il mondo degli affetti come un manuale di istruzione per tecniche d’accoppiamento “sicure” senza distinzione di età, differenziazione sessuale, in totale assenza di apertura alla vita, fedeltà coniugale, senso di responsabilità.
Il CFT (Coordinamento Famiglie Trentine) formatosi da un comune impegno di uomini e donne decisi a non soccombere passivamente ai diktat del pensiero unico, ha ritenuto sia un preciso dovere schierarsi da subito; alzarsi in piedi e tenere alta la bandiera della Famiglia Naturale. Abbiamo scelto di giocare la battaglia sul terreno che più ci è congeniale, quello della Cultura, della Buona Cultura della Vita, in opposizione alla cultura della morte.
Nasce così il Family Tour 2015.
È un percorso che vuole ritrovare l’unicità e la bellezza del matrimonio fondato sulla coppia naturale. Si struttura comeun testo/manuale breve da utilizzare o come traccia per cicli di conferenze dibattiti a sostegno della famiglia,oppure come utile guida di agile consultazione che aiuta a orientarsi in questo clima mediatico e giuridico cupo che rischia di travolgere chi si trova solo e indifeso.
Il testo si articola in alcuni paragrafi.
Si parte con il riconoscere la Famiglia Naturale come pilastro della società umana fin dalle origini della preistoria.
Si passa poi alla riscoperta del valore sacramentale del matrimonio punto fermo del Magistero della Chiesa Cattolica.
Viene successivamente presentata la “Gender Theory” con la sua storia e i relativi contenuti, passando a evidenziarne la profonda falsità. In tal senso importante è la spiegazione della determinazione genetica del sesso fin dal concepimento di una nuova vita. Si prosegue, poi, con la rassegna delle varie strategie messe in campo per permettere a tale ideologia di fare breccia e penetrare in tutti gli ambiti, soprattutto con proposte di leggi a favore dell’omosessualità e promuovendo percorsi “formativi” scolastici ad hoc.
Da segnalare la particolare incisività del paragrafo a pag. 35 con i cinque punti che evidenziano le basi concettuali del Gender, ognuno dei quali va attentamente smontato e controargomentato.
Da ultimo vi si trova una panoramica della situazione sociale e legislativa sia in Trentino che in campo nazionale.
Nel testo si possono reperire preziosi riferimenti bibliografici che permettono di approfondire i rispettivi aspetti trattati, cioè sotto il profilo bioetico, giuridico sociologico, etico-religioso.
Pur non essendo un trattato (non è stato pensato in tal senso), il Family Tour si può considerare alla fine un utile strumento di facile consultazione, che aiuta a difenderci, ad attrezzarci meglio in vista dell’inevitabile confronto che si fa più aspro di settimana in settimana, dove la posta in gioco è la stessa sopravvivenza della società come è da sempre e come la conosciamo.
Una società che vuole fondarsi sul matrimonio come vincolo stabile, fecondo, indissolubile, tra un lui e una lei, secondo la bellezza di un Progetto ben più grande di noi.
Franco Visintainer